lunedì 27 dicembre 2010

Rome with Angels and Demons, Bernini and the Illuminati


Have you  enjoyed the new murder mystery film, Angels and Demons, set in Rome ? The film features Tom Hanks as Harvard professor Robert Langdon and Ayelet Zura as scientist Vittoria Vetta, racing through Rome to unravel the secrets of the Illuminati Brotherhood in time to save the lives of four imprisoned cardinals, all candidates to become the next Pope. Sadly only the fourth was saved in time to be elected as Pope and we saw some great Roman locations along the way.

Much of the film was set in and around St Peter’s Basilica and the Vatican city. But as the Vatican refused permission to film there, I gather that the directors had to send out cameramen with small video cameras to pose as tourists and get some of the background shots they needed. The results are certainly convincing and it was just as if you were there in the Piazza in front of St Peter’s and in the Basilica itself.

The quest to find the captured cardinals begins at the Pantheon, a must see on the list of most visitors to Rome.  The Pantheon was previously a Roman temple before it became a church and is known for the Oculus or circular hole in the dome which opens it to the elements. Realising that they are in the wrong place, Langdon and Vetta rush to the church of Piazza Del Popolo with Bernini’s unusual triangular monuments, but are too late to save the first cardinal who has died in the ‘Earth’ below the floor of the church.

The search for the next Cardinal who is to die by ‘Air’ takes them to Bernini’s magnificent colonade around St Peter’s square, topped with the enormous statues of the saints. You can get close to the statues if you take the lift up to the dome of St Peter’s where there is space to move around on part of the roof and see some of the statues from behind. Unfortunately the cardinal is thrown to his death from the roof, landing near the pavement plaque of the west wind.

The third cardinal is to die by fire and the search leads to the church of Santa Maria della Vittoria, with Bernini’s statue of St Theresa in a fire of ecstasy of the vision of God. Once again, they arrive too late to save the cardinal from dying in a blaze at the church.

Finally, at Piazza Navona the chase ends at the Fountain of the Four Rivers where Langdon is just in time to save the fourth cardinal from drowning in the fountain. The Piazza is one of tourists favourites and was once the site of a Roman Stadium which gave it its oval shape. It’s a fun place to relax and watch street performers, see the artists and cartoonists and a Christmas market is held here in December.


In a final quest to find the kidnapper and the antimatter he has stolen which could explode and destroy Rome, the chase leads to Castel Sant’Angelo, the Vatican Fortress beside the River Tiber. This is where Popes over the centuries have been able to take refuge, using the secret passage that leads from the Vatican. Finally the mystery is solved, the antimatter found and with twists and turns of the plot, the true villains are revealed.


If you’ve been to Rome you’ll love revisiting some of your favourite spots through the film and if you haven’t yet visited the Eternal city, this is guaranteed to get you planning a visit.

domenica 12 dicembre 2010

Bernini e gli illuminati: il simbolo nascosto... il nome segreto di Roma ....AMOR... Venere (Seconda parte)


Venere è il secondo pianeta del sistema solare e non si allontana molto dal Sole: lo segue dopo il suo tramontare, o addirittura lo precede prima che esso sorga; Greci e Latini credettero che si trattasse di due pianeti diversi e quindi lo identificarono come Stella della sera (Esperos) e Stella del mattino (Eosforos). La scoperta della unicità dei due pianeti è generalmente attribuita a Pitagora. Venere fu anche chiamata Fosforos, che significa “apportatore di luce”, oppure Lucifer, trasposizione latina del greco Fosforos.Quanto alla denominazione serale, questa era Vesper o Vesperus.


Questo pianeta era conosciuto fin dall'antichità presso molte culture.
Per i Cinesi, ad esempio, il pianeta era noto come Il Grande Bianco ed era associato ai metalli (in particolare all'oro). Gli astronomi dell'America Centrale avevano una concezione simile. Per i Maya, Venere era infatti dea della guerra ed irradiava la terra con raggi cattivi, provocando morte e distruzione. Gli astronomi Maya avevano quindi misurato attentamente ogni spostamento del pianeta, costruendovi sopra un calendario rituale.

Venere trae il nome dalla dea romana dell'amore e della pace. Per i greci era Afrodite, per gli egiziani Iside e per i fenici Astarte. Venere era associata al rame (metallo di cui è ricca Cipro, isola natale di Afrodite) e veniva raffigurata a volte come un triangolo piatto, a volte con il numero cinque ed altre con il colore blu. Veniva inoltre identificata con il giorno di Venerdì: i Sassoni usavano il nome della loro dea della fertilità, Fria, che si trasformò poi nel nome inglese di Friday (Venerdì), mentre il nome francese Vendredi indica la sua chiara origine greco-latina.

Secondo la mitologia, Venere/Afrodite era figlia di Cielo e Mare, ovvero di Urano e Gaia; ma viene anche riconosciuta come una delle figlie di Zeus, o anche come figlia della schiuma del mare.

Esistono due versioni della nascita di Venere: nella prima (narrata da Esiodo nella sua Teogonia), la dea era nata prima delle altre divinità dell'Olimpo. Quando il titano Crono recise i genitali del padre di Venere (Urano) e li gettò in fondo al mare, il sangue ed il seme in essi contenuti si addensarono in forma di schiuma e da questa emerse Afrodite (da cui l'origine del suo nome: la parola aphros significa schiuma), , che fu sospinta dagli Zefiri fino all'isola di Cipro; secondo altre fonti, approdò prima a Citera o a Pafo. Sulla riva, comunque, fu accolta dalle Ore (le Stagioni) che la vestirono, la agghindarono e la condussero presso gli immortali. Dunque, Afrodite non aveva avuto né infanzia, né fanciullezza: era venuta al mondo come una donna giovane e completamente formata (vedasi anche la "Venere in Conchiglia").


Nella rappresentazione del Bernini, Venere non nasce  dalle onde né  è in piedi su una conchiglia  ma spesso la trovia mo rappresentata da una stella.
Gli antichi Sumeri adoravano Ishtar (equivalente della fenicia Astarte), dea dell'amore e della generazione, ma anche signora del cielo, sposa divina del re e consigliera della sua azione di governo in pace e in guerra. Come dea della natura e della vegetazione, Ishtar/Astarte presiedeva alla nascita ma anche alla distruzione, nel perpetuo avvicendarsi delle stagioni.
Secondo la leggenda, la dea discese agli Inferi per cercare l'anima del suo amato, Tamuz, che era morto. A mano a mano che si spingeva negli Inferi, la dea veniva privata della sua gloria dai guardiani dell'inferno. Quando arrivò al cospetto della Regina degli Inferi, viene impiccata ad un gancio per carni e lasciata agonizzare fino alla morte. La dea venne infine recuperata per volontà divina ed eletta Signora del Cielo.

I Sumeri, dai quali l'astronomia greca trasse molti concetti, conoscevano anche il pianeta Venere, che chiamavano Inanna, o anche Ishtar o Eshtar, ovvero Stella del Mattino e Dea dell'Amore, in particolare l'amore dei sensi e quello per la guerra e le battaglie. Nelle rappresentazioni iconografiche la dea era alata, cavalcava un leone ed era armata di arco e frecce. Normalmente veniva ritratta vicino al dio Sole, poiché si trova sempre vicino al Sole.

Dall'Oriente semitico, attraverso la mediazione di Cipro e Citera, Ishtar-Astarte approda nel mondo greco dove prende il nome di Afrodite.
Secondo l'americano James Vogh, autore di Arachne Rising: the Thirteent Sign (l'Alba di Arachne: il tredicesimo segno, 1977), il culto del "Tredicesimo Segno", sarebbe ricollegabile a una Dea femminile che sarebbe stato con il tempo represso a favore di un culto per un Dio maschile. In certe tavolette magiche egizie e in altri reperti archeologici di carattere astronomico ricorre il numero tredici (i mesi lunari - le 13 lune); Vogh evidenzia nel suo libro come questo numero sia stato osteggiato dalle religioni successive, al punto che, ancor oggi, esso è considerato malefico. Secondo Vogh la luna, viene rappresentata dal simbolo di Aracne, costituendo il tredicesimo segno (poi cancellato) dello zodiaco; questa rimozione è ricordata in una serie di miti, tradizioni e fiabe, ove, il tredicesimo personaggio di un gruppo (il più amato), tradito e ucciso, risorge successivamente annunciando la possibilità di una redenzione. Così anche i giornalisti Baigent, Leigh e Lincoln, autori de "Il sacro Graal"; nel volume dedicato al mistero di Rennes-Le-Chateau rivelerebbero che il culto della Dea Bianca sarebbe ancora praticato segretamente; lo custodirebbero i fratelli di una società esoterica denominata "Il Priorato di Sion ". Anche Dan Brown, nell'ormai celeberrimo best seller "il Codice da Vinci", ipotizza una teoria similare: "l'occultamento della Maddalena, quale rappresentante archetipiale del Femmineo Sacro".

Su quella che dovrebbe essere la tomba di Iside, vicino a Menfi, era stata eretta una statua ricoperta di un velo nero. Sulla base della statua era stata incisa questa iscrizione: "Io sono tutto ciò che fu [QUID FUIT], ciò che è [QUID EST], ciò che sarà [QUID ERIT] e nessun mortale ha ancora osato sollevare il mio velo. »
Sotto questo velo si nascondono tutti i misteri e il sapere del passato… La rimozione del velo di Iside rappresenta la rivelazione della luce e il riuscire nel sollevare questo velo equivale al divenire immortale.....

sabato 4 dicembre 2010

Roma e gli illuminati: Bernini era un "Illuminato"? Scopriamolo tramite i suoi messaggi disseminati in una Roma incantata ( Prima Parte)

Un intreccio di mistero, religione, arte ed esoterismo, ruota attorno all'arte del Bernini . Si dice che fosse un Illuminato, il "grande Maestro" ma chi erano veramente gli illuminati ?
Si trattava principalmente di eruditi che volevano condividere il sapere  e di tramandarlo  ai posteri.


Il loro apporto e la loro visuale spirituale degli insegnamenti avrebbe dato col tempo origine alla Massoneria Speculativa, che facendo suo il simbolismo dell’arte muratoria lo assumeva come allegoria degli insegnamenti più profondi che nelle logge venivano trasmessi.
Nelle antiche corporazioni medioevali infatti il sapere esoterico era interamente connesso con l’arte stessa del costruire, e le opere dei Maestri Muratori risultano delle manifestazioni di tale sapere, come si può ben individuare nel simbolismo di cui le grandi Cattedrali sono tuttora l’esempio più luminoso.


Altre ipotesi vorrebbero le origini della Massoneria ancora più lontane nel tempo, risalenti al sapere ermetico dell’antico Egitto oppure alle famiglie sacerdotali ebraiche discendenti da Zadoq, passando per gli Esseni, i Templari, i Catari e i Rosa Croce, in una ininterrotta catena di trasmissione di un sapere arcaico di cui La Massoneria sarebbe la custode.

Perseguitati dalla Chiesa, infiltratisi tra le logge massoniche e insediatisi in ruoli di massimo rilievo politico ed economico, gli Illuminati, è questo il nome degli adepti della setta, fecero successivamente perdere le loro tracce fino a sparire.
Roma è  ricca di misteri . Ci incuriosice e  ci appassiona  abilmente  con la sua storia  sullo sfondo delle suggestive bellezze dell’arte e degli impenetrabili misteri del mondo esoterico.


Nel medioevo e nel primo rinascimento gli angeli vengono sempre più raffigurati come androgini o fanciulle. Si afferma ugualmente già nel XII secolo la tendenza a raffigurare simbolicamente gli angeli con teste alate (indice di "non-corporeità") e nella veste di fanciulli ("innocenza"), tendenza che trova poi la sua definitiva manifestazione idillica nei putti angelicati tipici del barocco.

VIDEO: Bernini in Angels and Demons - Part 1 

       Bernini in Angels and Demons - Part 2

        

Angeli & Demoni: il cammino dell’Illuminazione” è il tour  basato sul libro e sul film “Angeli e Demoni“, e offre una panoramica di Roma, la città location del film con Tom Hanks.



Il tour ripercorre le più belle chiese e piazze di Roma, alla scoperta delle opere del Bernini e della simbologia cristiana e pagana mescolate insieme. E’ una vera e propria caccia al tesoro nella città Eterna, tra indizi ed enigmi, per seguire il sentiero degli Illuminati, risolvendo gli enigmi nascosti tra le opere d’arte.


Gli indizi sono nascosti ovunque, dal Pantheon, luogo dove parte l’avventura di Tom Hanks nei panni del professor Langdon, alla volta della chiesta di Santa Maria della Vittoria. Passando per Santa Maria del Popolo, visitando il Buco del Diavolo; persino l’intera piazza Navona è colma di indizi e simboli. Una passeggiata per il Vaticano, ed infine la visita di Castel Sant’Angelo, tappa finale del tour.
Il nostro tour però inizierà da più lontano ...


Ma prima di iniziare il nostro viaggio dovrete aprire le vostre menti ed uscire per un momento da questa realtà che ci circonda, che ci ha indottrinato. Gli eventi che mi accingo a narrare sono  basati  su ipotesi e scarse prove,ma potrebbero anche rispecchiare la realtà. Sicuramente, durante il nostro viaggio   rimarrete  perplessi , ancor di più se non avete mai letto nulla sull’argomento.


Devo dire che parlerò molto di Dio, ma c'è da fare una distinzione: non del  Dio che spesso ci hanno descritto, ma di quel dio che ci arriva tramite gli scritti e le opere di grandi architetti e scultori. Quel Dio tramandato da uomini come Martin Lutero, Giordano Bruno, Cristoforo Colombo, Niccolò Copernico, Galileo Galilei (etc.) oggi visti anche come Massoni, e forse saremmo ancora fermi in un eterno medioevo se non avessero osato parlare e contraddire delle verità stabilite. Molte di queste persone pagarono con la vita la loro sete di verità e, probabilmente, se avessero avuto la fortuna di vivere in quest'era, senza troppe censure o senza la terribile inquisizione, ci avrebbero dato molto di più, ma ormai è storia. Iniziamo ora il nostro viaggio nell’ignoto risalendo a ritroso nel tempo fino ad arrivare in un’epoca in cui l’uomo non aveva ancora fatto la sua comparsa e il mondo era un vero e proprio paradiso terrestre.




mercoledì 1 dicembre 2010

VENERDÌ 3 DICEMBRE 2010: SERATA SPAGNOLA A “I TRE FRATELLI”



Non perdete  la prima di una serie di serate a tema del



Serata Spagnola



Venerdì 3 dicembre 2010 a partire dalle ore 19:00, “I tre fratelli”  organizzano una meravigliosa serata spagnola!


Volete assaporare i sapori della caliente cucina spagnola e immergervi nell’atmosfera iberica?

Venite al Ristorante I tre fratelli e proverete un esaltante viaggio nel gusto rimanendo comodamente seduti nel cuore di uno degli antichi quartieri della capitale, la Garbatella!

Il menù di gustose prelibatezze della Terra che ha dato i natali, tra gli altri, a Gaudì, Goya, Cervantes,Picasso e Dalì, offerto dal locale comprende:

Antipasto
Insalata di mare alla catalana
Primo
Paella alla valenciana
Dolce
Crema catalana

Acqua minerale
(altre bevande a parte)

Tutto all’incredibile prezzo di

20,00 €


Non mancate!

Per ulteriori informazioni sul ristorante :

lunedì 15 novembre 2010

Il Mito della Fondazione di Roma: La città destinata dagli Dei a gorvernare il mondo e le costellazioni

Già all'inizio dell'impero gli scrittori vedevano la scelta del posto dove Roma è stata fondata come eccezionale. Vitruvio scrisse :" La mente divina collocò la città del popolo romano in una egregia e temperata regione,affinchè conquistasse l'impero del mondo" e Tito Livio: "Non senza ragione gli dei e gli uomini scelsero questo luogo per la fondazione della città: colli saluberrimi,un fiume comodo per trasportare le messi dai luoghi mediterranei e per ricevere i commerci marittimi, il mare vicino per ogni vantaggio, ma non esposto per troppa vicinanza ai pericoli delle flotte straniere. Una regione centrale del'Italia, un luogo unico per lo sviluppo di una città".

E Cicerone : " Mi sembra che Romolo già devinasse che questa città avrebbe un giorno dato la sede al sommo imperio...E scelse un luogo ricco di fonti e salubre in mezzo a una regione malsana; vi sono colli che sono ventilati...

Secondo la leggenda Roma sarebbe stata fondata da Romolo e Remo il 21 aprile del 753 a.C. sul Palatino. La mitica cerimonia di fondazione sarebbe avvenuta secondo il rituale etrusco. Romolo,insieme sovrano e pontefice, avrebbe tracciato con l'arato nelle viscere della Terra-Madre il recinto sacro del primo insediamento che molti ritenevano quadrato, mentre Varrone e Plutarco lo descrivono circolare come il " Tempio" celeste.

Forse il mistero può essere risolto con la "quadratura del cerchio" con il disegno di un cerchio che contiene la città "quadriripartita" secondo i quattro punti cardinali che disegnano i due assi maggiori della città antica da nord a sud il cardine o asse dell'universo che congiunge i due poli artico e antartico; da est a ovest il "decumanis maximus" riferito al numero magico 10 o 12.


In quanto recinto "Templum", la città è un riflesso del " Templum celeste" e quindi l'Urbe si identifica simbolicamente con l'Orbe, orbis (cerchio o globo terrestre).

Il cerchio di Fondazione coincide quindi con la congiunzione del Cielo con la Terra.

L'aratura rappresenta l'unione sacra fra terra e cielo: il Mundis di Cerere.
La fossa era anche un tramite verso il mondo sotterraneo e sorgente di fecondità .Proprio davanti al Tempio  di Apollo sul Palatino vi era la cosidetta "Roma quadrata. Quì vi era la porta di ingresso al regno degli inferi, il "mundus" primitivo. Con la crescita della città il "mundus" venne trasferito presso il Foro Romano in corrispondenza del "Lapis Niger" la pietra nera che rappresenta la "Tomba" o santuario di Romolo. Quì artefici etruschi avevano scavato una fossa sferica consacrata ai Mani.

domenica 7 novembre 2010

Dalla Fondazione di Troia alla Fondazione di Roma


 Si ipotizza che la città di Troia originariamente si chiamasse Dardania e fosse stata fondata dall'eroe Dardano.Secondo alcuni questo era nato in Etruria e perciò il successivo viaggio di Enea dalle rovine di Troia verso l'Italia altro non fu che un ritorno ai luoghi d'origine.
La quarta età dell'uomo, secondo lo schema proposto da Esiodo è chiamata età degli eroi e finisce con la guerra di Troia, quando Greci e Troiani,massacrandosi reciprocamente, risolsero in modo piuttosto drastico i problemi demografici dell'epoca e consegnarono il mondo alla quinta stirpe degli uomini.
Gli eroi costituiscono una categoria a sè nell'universo mitologico greco e romano. Sono considerati esseri semidivini,intermediari fra uomini e dei. Eroe può essere un semidio, una divinità locale, un uomo di illustri natali che si distingue per coraggio ed intelligenza.Di solito è invincibile, anzi quasi invincibile.


Il Mito

Per celebrare le nozze di Teti e Peleo, gli dei organizzarono un grandioso banchetto di nozze funestato però dal pomo della discordia lanciato da Eris. Zeus decide di lasciare il compito di giudicare chi è la più bella delle divinità tra Atena, Afrodite ed Era ad un Mortale: il bel Paride.
Tutte e tre le divinità cercano di corrompere il pastore. La mela d'oro simbolo per eccellenza dei desideri terrestri finirà nelle mani di Afrodite.

La storia del giudizio di Paride ha avuto una parte consistente non solo nelle arti figurative di tutti i tempi, ma anche nel mondo incantato delle favole.Il pomo gettato da Eris, la dea della discordia, nel bel mezzo dei festeggiamenti per le nozze di Teti e Peleo ha un'analogia con la maledizione della fata cattiva ( la tredicesima secondo i fratelli Grimm) che non era stata invitata al battesimo di Rosaspina nella "Bella Addormentata".

Venere è l'equivalente di Afrodite, dea della bellezza e dell'Amore.
Roma-Amor sotto il segno di Venere.

Porta del Popolo ,Bernini and the eight-point star symbolism


The monumental gate was erected by Vignola in 1561 and bears the coat of arms of Pope Pius IV. It is said that Vignola worked on an original design by Michelangelo. Gian Lorenzo Bernini designed the six mountains and the star above the coat of arms in 1655  that are part of the decoration of the inner gate. They were designed  to celebrate the arrival of Queen Christina of Sweden. The statues of St. Peter and St. Paul by Francesco Mochi were added in 1658. Behind the gate one of the most spectacular views of Rome, Piazza del Popolo.



Queen Christina of Sweden embraced the Catholic faith and this event led to the belief that other kings or queens might follow her example. For her arrival in Rome in 1655 Alexander VII had Bernini to decorate the inner side of Porta del Popolo. "Felici Faustoque Evento" (to the happy and propitious event) one can read in memory of her entrance.

The heraldic symbols of Pope Alexander VII can also be seen on the dome of the Chigi Chapel in S. Maria del Popolo; the chapel gained a wide fame in recent years because novelist Dan Brown set episodes of his novel Angels and Demons there .


Universal Symbolism
The eight-point star  appears in cultures around the globe. It can be found on national flags and in religious iconography. It carries various meaning associated with each culture that utilizes it. Eight is an important number in terms of realizing balance, and although it isn’t always illustrated by a star, it appears in the eight-paths in the way of Buddah and eight immortals in Chinesse tradition. Its universal symbolism is one of balance, harmony, and cosmic order. Its pattern is associated early astronomy, religion, and mysticism. It is symbolic of both stars and humanity’s earliest attempts to understand and communicate the order and unity inherent in Creation, nature’s rule.
Astrological Origins
The roots of the eight-point star symbol are in early astronomy. The eight lines are symbolic of the four corners of space (north, south, east, and west) and time (two solstices and two equinoxes.


An Italian nobleman named Pietro della Valle discovered the use of an eight-point star as a seal in the ruins of the ancient city of Ur (~2000BC), Tell al Muqayyar, in the mid-seventeenth century. He wrote “I found on the ground some pieces of black Marble…which seem to be a kind of Seal like what the Orientals use at this day: for their Seals are only letters or written words…Amongst the other letters I discovered in a short time was…a star of eight points…”
Abraham, the shared prophet of the monotheistic religions (Judaism, Christianity, and Islam) lived in the Sumerian city of Ur. Excavations from Ur reveal early use of the eight point star, often in the form of an eight petal rosette used in jewelry or metalwork decoratation.



The Sumerians used an arrangement of lines as a symbol for both star and God. The linear eight-point star represented the goddess Inanna, Sumerian queen of the heavens and Ishtar (Astarte), the Babylonian goddess known as “The Lightbringer.” An eight-point star enclosed within a circle was the symbol for the sun god. The “Babylonian star-cult is the core and the archetype of subsequent astrology.”  The Greeks recognized Venus as the morning and evening star is 400 BC, 1,500 years after Sumerians.

Venus is the morning star and the evening star: because it can be observed more clearly and longer than any other star, she could serve as guide, as point of orientation.The first star to be seen when the Moon shines, and the last star to remain visible when the Sun starts shining.Venus also has to do with traditions about their own origins: according to certain Essene traditions the Essenes came from Venus.  

"In oggi questa è la Porta principale di Roma, non solamente perchè tra tutte le altre è la più magnifica, ma ancora perchè la maggior parte delle nazioni entra per essa, e per essa fanno l'ingresso pubblico gli Ambasciatori, e Cardinali quando vengono la prima volta in Roma, ed ancora i Re, e Regine, l'ultima delle quali fu Cristina Regina di Svezia in tempo di Alessandro VII. Chiamossi anticamente questa porta col medesimo nome della via Flaminia; ora però prende il nome dalla chiesa, che le sta accanto, o secondo altri da' pioppi del mausoleo di Augusto, che fin quì si distendevano, che populi diconsi in latino.
Tutto quel vasto sito, che da una parte è circondato da monti, e dall'altra dal Tevere, dicevasi anticamente Campo Marzio, perchè da Romolo dedicato a Marte, affinchè in esso si esercitasse la gioventù nell'arte militare, ed ancora per tenervi i comizi nell'elezione de' Magistrati; e però non era lecito ad alcuno abitarvi: vi furono bensì eretti fabbriche pubbliche molto magnifiche, cioè Circi, Naumachie, Teatri, Archi trionfali, Obelischi, Tempj, Portici, e Statue di uomini illustri senza numero: onde Aureliano, per non lasciar tante magnificenze esposte agl'insulti de' nemici, le incluse entro Roma, con distendere fin a quella parte le mura della Città. Fu rinnovata questa Porta per ordine di Pio IV. da Giacomo Barozio, ma con disegno del Buonarroti, e poi vi furono poste le due statue di s. Pietro, e di s. Paolo fatte dal Mochi; l'architettura però della parte dentro la Città è del Cav. Bernini."