Gli scritti etruschi,molto diffusi e apprezzati,
purtroppo sono tutti andati persi, tra incendi di biblioteche e censure
inquisitorie. Chissà se qualche antico scritto nascosto in qualche
collezione privata, o negli archivi vaticani potrà mai svelarci i segreti di un popolo così misterioso.
Un solo grande mito etrusco è giunto integro ai
nostri giorni: il mito di Tages (Tagete). Un bambino super-sapiente, Tages
nasce da un solco d’aratro, tracciato da Tarkun (Tarquinio), il mitico
fondatore di Tarquinia. Non appena Tages comincia a parlare, accorrono i
Lucumoni , i sacerdoti etruschi, per trascrivere le parole del
“genio della terra” .Nato dalla Madre Terra, come il suo omologo Erictonio (il serpente era
il simbolo della dea della terra), Tages probabilmente dettò nei suoi
libri sacri, i libri Tagetici, temi relativi al mondo del quale era
l’araldo, il mondo sotterraneo e terrestre. Per questo i libri furono
anche detti “Acherontici”, in riferimento al fiume infero che conduceva
nel mondo sotterraneo degli dei della terra: Aita e Phersipnai. Parole che andranno a costituire i “Libri
Tagetici” o “Acherontici” , andati purtroppo perduti.