Creature non umane molto simili alla figura più moderna di vampiro (il non-morto che
continua una sua non-vita nutrendosi di sangue umano) esistono da sempre e fanno parte di un'antica mitologia.Il vampiro ha un'età senza data e un'origine universale: esiste in ogni
cultura indipendentemente dal tempo e dalla latitudine, nonostante le
numerose teorie che lo vogliono figlio di questa o di quella tradizione.
Mormos, Lamiae, Empusae, Striges, sono demoni della mitologia
greco-romana capaci di tramutarsi in leggiadre giovani che attirano le
loro prede per berne il sangue e divorarle.
Lamia era figlia di Belo, re di Libia per sua disgrazia fu amata da Zeus .Era, terribilmente gelosa del marito, fece si che i figli di Lamia morissero strangolati.Lamia si nascose in una caverna e diventò un mostro orribile: gelosa delle madri più felici rubava i loro figli .
Una scultura ellenica presente al British Museum, raffigura le Lamie che corrono con un bambino stretto tra le braccia del quale poi berranno il sangue.
Se le vittime predilette della Mormo greca erano i bambini, Empusa e
Lamia avevano tutte le caratteristiche del vampiro,
adescando anche giovani uomini nei loro letti per succhiarne il sangue e
i fluidi vitali. Non a caso, le Striges sono vampiri femmina
dell'antica Roma, e con lo stesso nome venivano indicate le cortigiane. Esisteva anche una "Afrodite Lamia" che era la
commistione tra l'amore e la
carnalità più crudele.
Nell'antica Babilonia troviamo la Lamashtu che attira gli uomini per berne il sangue
e sottrae il feto dal grembo delle madri, mentre Lilith, o meglio
l'Ardat Lili anch'essa babilonese, è probabilmente il primo autentico
vampiro donna della tradizione.
In epoca moderna le vampire di Anne Rice, vivono in un alone di quotidianità in cui tutto è codificato,
anche se in un mondo parallelo sconosciuto alla maggior parte degli
umani. Oppure diventano eroine un po' cyberpunk come nel film
Underworld, in cui il tratto distintivo sembra essere solo il canino
allungato e l'arrampicata sul muro.
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